La Fondazione
La Fondazione Pasquale Celommi, Ente del Terzo Settore, viene istituita, ai sensi del D.Lgs. 117/2017, in continuità con la Fondazione Pasquale Celommi ONLUS, costituita il 16 febbraio 2007 giusto atto del notaio Andrea Costantini di Teramo, ed ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica dalla Prefettura di Teramo il 09/07/2007, iscritta al RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore) dal 22/04/2022 (DD N. DPG 022/50).
Finalità della Fondazione Pasquale Celommi
La Fondazione è stata costituita per volontà testamentaria della professoressa Fulvia Celommi ed è intitolata a suo nonno pittore, Pasquale Celommi, ”l’artista abruzzese che nei suoi dipinti esaltò i valori religiosi, sociali e morali della sua terra e della sua gente”.
La Fondazione non ha fini di lucro ed è Istituto di cultura teso ad esaltare i valori morali, etici ed estetici dell’uomo. Essa, nel perseguire esclusivamente finalità di utilità sociale, civiche e solidaristiche di interesse generale, svolge attività di promozione, di formazione, di ricerca e di studio nel settore della cultura, delle arti figurative e non figurative e della comunicazione, nella forma di azione volontaria o di erogazione, produzione o scambio di beni e/o servizi.
Tra le attività di interesse generale, ai sensi del D. Lgs. 117/2017, art. 5, può operare nelle seguenti aree:
- educazione, istruzione e formazione professionale, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa; in particolare cura lo sviluppo della conoscenza nei campi: delle arti, in particolare di quelle figurative e musicali; dell’architettura della città e del territorio con particolare attenzione alla cultura del progetto architettonico, urbano, urbanistico, tecnologico, del restauro e del paesaggio; della storia, soprattutto negli aspetti metodologici; del patrimonio storico-artistico e archeologico, promuovendo la comprensione dei valori di cui è portatore attraverso attività di valorizzazione a carattere formativo ed espositivo per una fruizione accessibile ed eterogenea; delle tradizioni locali colte anche attraverso l’espressione folclorica; linguistico, con priorità dell’insegnamento delle lingue greca e latina, ma anche dei dialetti locali, quale patrimonio indispensabile per l’identificazione e la coscienza dell’autenticità popolare; delle scienze, finalizzate alla creazione e al recupero della coscienza dell’ambiente e per la difesa del paesaggio naturale; della medicina naturale centrata sulla prevenzione e su una visione olistica tra fattori biotici e abiotici; dell’agricoltura e dell’alimentazione salutare e tradizionale; delle scienze astronomiche, soprattutto nella prospettiva storica e della divulgazione scientifica;
- interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;
- interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni;
- ricerca scientifica di particolare interesse culturale e sociale;
- organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
- organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso;
- formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa;
- promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata;
- riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.